Il compleanno di un’importante opera teologica

Schermata 2018-03-24 alle 12.37.06In questo mese di marzo 2018 compie un anno l’importante volume di don Mauro Gagliardi “La verità è sintetica. Teologia dogmatica cattolica”: si tratta di un’opera di grande rilevanza, edita da Cantagalli, che ha suscitato e continua a suscitare il meritato interesse di un vastissimo pubblico, dagli studiosi ai semplici fedeli.

Lo testimonia il successo della presentazione del volume tenutasi a Roma nello scorso mese di dicembre.

In quell’occasione, il trattato è stato presentato da S. E. Rev.ma il Card. Gerhard Ludwig Müller, il quale ha sottolineato che la quasi mille pagine del volume «offrono una visione globale delle questioni essenziali della dottrina cattolica», ed ha elogiato la capacità dell’Autore di presentare «con un profondo amore per la Trinità divina e la Chiesa e una conoscenza stupefacente della teologia sistematica, (…) i singoli temi in maniera logica ed esaustiva». Soprattutto, ha proseguito il Cardinale, il prof. Gagliardi ha sviluppato «il suo pensiero nel rispetto del mistero in continua espansione della verità e della carità di Dio. Il suo approccio non è quello di uno dei vecchi o nuovi “gnostici” che, partendo da un sapere speculativo superiore, cercano di manipolare il lettore e di indurlo ad accettare acriticamente i contenuti. (…) L’autore si affianca fraternamente al credente e prosegue con la Chiesa il cammino di “pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio” (Lumen gentium 8). I discepoli, infatti, sono studenti che si avvicinano alla fede per mezzo della parola di Dio, illuminati dallo Spirito Santo, al fine di riconoscere e accettare in libertà la verità di Dio». Infatti, «“la Teologia è al servizio della fede e della Chiesa”, afferma Gagliardi nelle prime pagine dell’opera».

2017-12-13-PHOTO-00000337«Il prof. Gagliardi», ha detto il Cardinale, «non ci propone una sintesi della dogmatica o una nuova Summa Theologiae. La caratteristica saliente della sua opera è piuttosto quella di saper rappresentare i temi principali del credo nei suoi singoli articoli, a partire dalla sintesi interiore della rivelazione, e di renderli comprensibili nel compimento della loro storia di salvezza». Infatti, «la teologia cattolica di differenzia dalla metafisica idealistica o razionalista per il carattere di umiltà della creazione. Si inchina di fronte al mistero di Dio e non si propone di definirlo né di imporre alla rivelazione un’ideologia regolativa della ragione, né di sottoporre la parola di Dio ad un postulato della ragione morale, né tantomeno di ridimensionare Dio a una proiezione dei nostri sentimenti religiosi. La fede si basa sul messaggio stesso di Dio, che è reale e storico, e fonda solidamente sull’incarnazione del Logos, del Figlio del Padre, e sui relativi episodi salvifici di sofferenza, morte, resurrezione, di effusione dello Spirito Santo e della seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi».

Il Cardinale ha poi sottolineato che proprio «da ciò emerge anche la struttura totalmente logica di quest’opera», della quale ha dato una sintetica illustrazione, ripercorrendone la struttura capitolo per capitolo, e individuando, così, il «principio ordinante, ovvero il progetto di base» del libro: «non si tratta di un principio che viene accostato alla materia prima dall’esterno. È piuttosto la realtà della rivelazione a determinare il pensiero teologico». Il Card Müller ha poi proposto un interessante approfondimento delle differenze che intercorrono tra la teologia cattolica e le idee di Lutero, segnalando, tra molteplici profonde considerazioni, che «a differenza del pensiero sintetico et-et del cattolicesimo, il principio protestante del simul iustus et peccator è in opposizione con il principio di non contraddizione», dal quale la teologia cattolica «non può discostarsi (…) accettando il pensiero dialettico di Hegel». Da qui la lode al prof. Gagliardi, che «si ispira ai grandi pensatori della tradizione cattolica. Nel suo pensiero, si percepiscono la forza e la serenità di S. Tommaso d’Aquino e del suo intelletto sintetico in tutta la sua profondità ed estensione».

Il lavoro del prof. Gagliardi, dunque, compie un anno vivendo una permanente, feconda giovinezza: anzi, esso sembra più attuale che mai, specie in considerazione di quanto ci propone oggi l’attualità ecclesiale, che sembra soffrire di una sempre più grave crisi di identità teologica.

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